SEI UN UFFICIO LEGALE O COMMERCIALISTA?
Guida allo smaltimento rifiuti per professionisti
In quanto professionista (avvocato, commercialista, notaio, consulente del lavoro, etc) che lavora in un proprio studio, ti troverai quotidianamente a dover smaltire due tipologie di rifiuti:
- rifiuti assimilabili agli urbani, ovvero i cosiddetti “rifiuti domestici” (ad esempio i rifiuti delle aree di ristoro come bicchieri del caffè, bottigliette di plastica, scarti vegetali), prodotti in aree non destinate ad attività produttiva;
- rifiuti speciali, ovvero rifiuti da attività commerciali e di servizio non classificabili come rifiuti assimilabili agli urbani. In questa tipologia rientrano anche tutti i rifiuti pericolosi, che contengono sostanze in concentrazioni tali da poter causare danni all’uomo o all’ambiente.
Mentre i rifiuti urbani possono essere affidati al servizio pubblico di raccolta secondo il regolamento comunale vigente, lo smaltimento dei rifiuti speciali, per legge, deve essere affidato a società di trasporto iscritte all’Albo Gestori Ambientali affinché conferiscano il rifiuto a centri di recupero o smaltimento autorizzati.
Questo significa che pratiche di gestione “fai da te” - come il conferimento in proprio presso l’isola ecologica comunale o l’abbandono all’interno dei cassonetti - non sono contemplate, ed anzi, possono essere soggetto di contestazioni da parte delle autorità competenti.
Le sanzioni in cui puoi incorrere se non rispetti la legge
La normativa prevede pesanti sanzioni a seguito di violazioni riguardanti l’abbandono di rifiuti ed il trasporto privo di documenti obbligatori.
- Multe da 1.600,00 a 9.300,00 euro per trasporto non accompagnato da un formulario di identificazione dei rifiuti, o per trasporto con formulario incompleto o riportante dati inesatti;
- Arresto del legale rappresentante fino a 2 anni per trasporto di un rifiuto pericoloso non accompagnato da formulario di identificazione dei rifiuti;
- Multe da 2.600 a 26.000 euro (in alternativa, reclusione da 3 mesi ad 1 anno) per abbandono o deposito non controllato di un rifiuto non pericoloso;
- Multe da 2.600 a 26.000 euro (in alternativa, reclusione da 6 mesi a 2 anni) per abbandono o deposito non controllato di un rifiuto pericoloso.
La normativa di riferimento
La principale normativa di riferimento è il Decreto legislativo 152 del 3 Aprile 2006, che ha l’obiettivo di ottimizzare la gestione dei rifiuti definendo obblighi ed oneri di tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei rifiuti stessi.
Leggi la normativa
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